Palazzo Comunale : le meridiane

Ultima modifica 24 ottobre 2019

La meridiana di sinistra conta le ore con il sistema francese, la meridiana di destra segna l’ora italica. Sono state realizzate nei primi anni del XIX secolo ed esprimono il tempo di Bra, riferito, cioè alla reale longitudine della città. 

Il sistema francese fa riferimento al mezzogiorno e alla mezzanotte per contare le 24 ore, nei due blocchi delle 12 antimeridiane e 12 pomeridiane. L’ora italica è stata usata fin dal Medioevo ed era particolarmente significativa per la civiltà contadina essendo legata alle stagioni ed ai fenomeni naturali dell’alba e del tramonto. Le ore italiche risultano dalla divisione del giorno in 24 parti uguali partendo dal tramonto del sole.

La linea meridiana dei due orologi è indicata dalla verticale rossa e segna il mezzogiorno vero locale. Su entrambi gli orologi solari è anche riportata una retta di colore rosso che taglia obliquamente il quadrante, detta equinoziale, percorsa dalla punta dell’ombra dello stilo nei due equinozi (primaverile, 21 marzo – autunnale, 23 settembre).

Nelle meridiane di destra sono segnate, seppure in modo approssimativo, le due linee definite dalla giunzione degli estremi delle linee orarie del quadrante, su cui scorre l’ombra della punta dello stilo in occasione del solstizio invernale (linea superiore) ed estivo (linea inferiore)


Lettura della meridiana di sinistra (Sistema francese)

Ora vera solare: in voga dal ‘700 fino a fine ‘800.

Stilo o gnomone normale.

Parete declinante 32° verso est.

Linea Equinoziale: trasversale rossa

Linea Meridiana (mezzogiorno vero locale): verticale rossa.

L’ora è indicata dall’ombra della punta dello stilo.

Il sistema esprime il tempo locale, riferito cioè alla reale longitudine di un luogo; questo metodo di misura faceva sì che ogni città avesse la sua ora, e non esistevano mezzi veloci di comunicazione, quali ad esempio i treni, che richiedessero un metodo medio, compatibile su un territorio più vasto.

Il sistema francese fa riferimento al mezzogiorno ed alla mezzanotte per contare le 24 ore (uguali fra loro), nei due blocchi delle dodici ore antimeridiane e dodici pomeridiane.

Detto sistema è chiamato "francese" perché fu introdotto in Italia dopo l’annessione del Piemonte alla Francia, in seguito alla sconfitta di Marengo.

Tale sistema risulta slegato dai fenomeni naturali dell’alba o del tramonto, ed è quindi più "cittadino".


Lettura della meridiana di destra (Ora italica)

Ora vera solare: in voga dal 1200 fino al 1700 – 1800.

Stilo o gnomone normale: perpendicolare al muro.

Parete declinante 32° verso Est.

Linea Equinoziale. trasversale rossa.

Linea meridiana (mezzogiorno vero locale): verticale rossa:

L’ora è indicata dall’ombra della punta dello stilo.

Le ore italiche erano usate fin dal Medioevo ed erano particolarmente significative per la società contadina, in quanto danno una informazione di maggiore utilità per chi sta compiendo lavori manuali all’aperto, e sono chiaramente legate alle stagioni; le "ore francesi", rappresentate nella meridiana di sinistra del Palazzo Civico, sono più convenzionali, slegate dai fenomeni naturali dell’alba e del tramonto, potremmo dire più cittadine.

Le ore italiche risultano dalla divisione del giorno in ventiquattro parti uguali, ponendo l’origine all’istante del tramonto del sole; perciò un’ora italica pari, ad esempio, a 15, significa che sono passate quindici ore dal tramonto della sera precedente.

Per informazioni e visite:
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